Qualche giorno fa abbiamo superato indenni la fatidica data del 21 Dicembre che, una profezia Maya, aveva indicato come il giorno della fine del mondo e subito si è pensato al film di Roland Emmerich, 2012.
Il film è uscito nel 2009 ed è così ricco di effetti speciali che, a nostro parere, servono a compensare la sceneggiatura un po’ scontata: l’attore protagonista, John Cusack, è uno scrittore di fantascienza di poco successo, che si trova ad assistere ad una serie di eventi catastrofici nel parco di Yellowstone da dove, un conduttore radiofonico, diffonde notizie su un’imminente fine del mondo e che, poco alla volta si riveleranno vere.
I Grandi della Terra pianificano un piano di salvataggio, costruendo delle grandi “arche”, alle quali potranno accedere poche migliaia di persone – politici, miliardari, medici, militari – e che potranno essere utili in vista di una nuova era per l’umanità. Al momento della partenza di queste navi mancano però tre leader politici: il presidente degli Stati Uniti, il Papa ed il presidente del Consiglio italiano e, a questo proposito, il regista del film ha dichiarato che il suo “premier italiano” non puo’ essere identificato con Silvio Berlusconi poiché lui sarebbe stato il primo a scappare…
Curiosità. Nel film si vede la distruzione di simboli cristiani molto importanti come la Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano ed il Cristo Re di Rio de Janeiro; il regista ha dichiarato che avrebbe voluto mostrare anche la distruzione della Kaaba alla Mecca ma ha poi deciso di soprassedere per evitare una fatwa da parte dei religiosi islamici.
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