Da lunedì 22 a domenica 28 febbraio 2016 – al Teatro della Cooperativa di Milano
Produzione Ass. Centro Teatrale Mamimò, in collaborazione con Ass. Arte Combustibile
SCUSATE SE NON SIAMO MORTI IN MARE
di Emanuele Aldrovandi
con Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi, Matthieu Pastore, Daniele Pitari
regia Pablo Solari
scene Maddalena Oriani, Davide Signorini
spettacolo finalista Premio Scenario 2015
testo finalista Premio Tondelli 2015
testo presentato in anteprima in lingua catalana al Festival PIIGS 2015 di Barcellona con il titolo Balenes
Stagione “Cavalli di Battaglia” – IL CARTELLONE
“Scusate se non siamo morti in mare”
un cartello esposto da alcuni immigrati durante una manifestazione a Lampedusa
In un futuro non troppo lontano la crisi economica – che invece di finire si è aggravata – ha trasformato l’Europa in un continente di emigranti. I cittadini europei, alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore, cercano di raggiungere i paesi più “ricchi”, ma devono farlo clandestinamente perché questi paesi nel frattempo hanno chiuso le frontiere.
Fra i tanti mezzi per espatriare illegalmente uno dei più diffusi è il container: i clandestini salgono a bordo, pagano mille dollari alla partenza e mille all’arrivo, senza sapere dove verranno scaricati.
I personaggi di questa storia sono quattro e non hanno nome, sono identificati dalle loro caratteristiche fisiche: il Robusto, la Bella e l’Alto sono i tre migranti e il Morbido è il proprietario del container.
Il testo è diviso in quattro parti. La prima è al porto in attesa della partenza, la seconda è il viaggio per mare dentro il container, la terza è in mezzo al mare dopo il naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano e la quarta è un epilogo quasi onirico, forse un’allucinazione: l’arrivo delle balene.