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24esima edizione del Festival Africano – I premi

PREMI

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Premi ufficiali

CONCORSO LUNGOMETRAGGI FINESTRE SUL MONDO

Premio Comune di Milano al Miglior Lungometraggio Finestre sul mondo                       10.000 Euro

Bastardo,  Belkadhi Nejib, Tunisia/Francia/Qatar, 2013, 106’

Per la grande libertà espressiva del regista, per il modo in cui supera e cancella i confini tra generi, tra mondo reale e mondo dell’immaginazione, tra mondo dei vivi e quello dei morti, per arrivare a distruggere alla fine i confini stessi tra le persone, che desiderano semplicemente una maniera trasparente di connettersi: per la capacità di parlare in questo modo della globalizzazione delle relazioni.

 

Menzioni speciali:

The Devil’s Lair, Riaan Hendricks, Sudafrica, 2013, 85’

Per la grande forza del contesto e la potenza del racconto, realizzato dal regista come un vero insider e prima di tutto attraverso le persone coinvolte, e per la capacità di partire da un character study per arrivare a descrivere la società sudafricana contemporanea.

Einstein and Einstein,  Baoping Cao, Cina, 2013, 119’

Per la capacità di raccontare una storia universale attraverso gli occhi di una bambina, interprete straordinaria, che vuole essere libera e incarna così un’allegoria della Cina moderna.

CONCORSO MIGLIOR FILM AFRICANO

Premio Gruppo Bancario Credito Valtellinese al Miglior Lungometraggio Africano         4.000 Euro

Bastardo,  Belkadhi Nejib, Tunisia/Francia/Qatar, 2013, 106’

Per l’eccentricità del soggetto e la sua foga anche simbolica, per la potenza espressiva di alcuni personaggi, per il modo inconsueto con cui mostra aspetti della modernizzazione nella Tunisia contemporanea, per il suo saper andare al di là dei canoni più classici del cinema narrativo: per tutti questi elementi sicuramente sinonimo di grande vitalità.

 CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI

Premio Vodafone al Miglior Cortometraggio                                                                      2.000 Euro

Afronauts,  Frances Bodomo, Ghana/USA, 2014, 13’

Per il sincretismo linguistico, per l’originalità di una storia mai raccontata prima, per lo spessore cinematografico e la capacità di sconfinare nella favola a partire da un fatto storico.

CONCORSO EXTR’A

ACRA-CCS assegna il premio al Miglior Film italiano girato nei tre continenti o su tematiche relative all’immigrazione e l’integrazione                                                                             1.000 Euro

Va’ PensieroStorie Ambulanti,  Dagmawi Yimer, Italia, 2013, 56’

Due storie parallele, due eventi di violenza e di razzismo, raccontati in modo alternato dalle vittime, con un tono di voce che però non ha perso la speranza nell’umanità e la voglia di andare avanti. La narrazione  è coinvolgente, toccante sia per l’efficacia delle immagini,  sia per la forza delle parole,  in particolare quelle di  Mohamed Ba cariche di potenza espressiva.

Un film necessario e importante per ri-svegliare le nostre coscienze e ricordarci  le ferite che  molti uomini si portano nell’anima.

Menzioni speciali:

Il futuro è troppo grande,  Giusy Buccheri, Michele Citoni, Italia, 2014, 80’

Un film che ci ha toccato personalmente, in quanto riflesso di ciò che siamo. Ben girato e coinvolgente,  a tratti commuovente e a tratti divertente, ci  porta nella vita di due ragazzi che si raccontano. Attraverso l’alternarsi di  scene di vita quotidiana e interviste autobiografiche, entriamo in contatto con il loro mondo e con le loro identità. Due vite così diverse per certi aspetti, ma allo stesso tempo simili, sospese tra Cina e Italia, tra  due culture differenti.  È il racconto delle seconde generazioni e dell’Italia di oggi. E’ il racconto di due di noi…

Striplife  – Gaza in a Day,  Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi ,Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli, Italia/Palestina, 2013, 65’

Un film molto interessante, ben girato, in cui si respira il desiderio di vita dei ragazzi in contrapposizione con la situazione di oppressione e chiusura in cui vivono gli abitanti della striscia di Gaza costretti all’isolamento e a convivere con un conflitto che pare non avere mai fine. Nell’inferno del presente, i giovani trasmettono il loro bisogno di normalità fatto di musica, giochi, arte e ci insegnano quanto importante sia non arrendersi mai…

 Premi speciali

Premio Arnone – Bellavite Pellegrini Foundation

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato al miglior cortometraggio che affronti i  temi della globalizzazione, della governance e della legalità.

 

The Rice Bomber,  Cho Li, Taiwan, 2013, 118’

Per aver raccontato in modo secco ed efficace la ricaduta degli effetti delle scelte di commercio internazionale sui produttori di riso dello stato di Taiwan, e per aver affermato l’immagine simbolica di una ribellione che non pone bombe che uccidono ma bombe innocue che distribuendo riso diffondono spirito di partecipazione e solidarietà a dispetto di ogni esclusione di matrice politica, economica e sociale.

 

Premio CEM – Mondialità

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato al miglior cortometraggio africano sui temi del dialogo interculturale da una Giuria composta da ragazze e ragazzi tra i 15 e i 18 anni di Milano.

 

Twaaga,  Cédric Ido, Burkina Faso/Francia, 2013, 30’ 

I motivi che hanno portato la nostra giuria di giovani ad assegnare il premio sono i seguenti:

Il film riesce ad inserire nell’infanzia e nella spensieratezza di un bambino il dramma del conflitto in Burkina Faso. Il film mostra una realtà, quella del Burkina Faso, a noi sconosciuta.

Il giovane protagonista risulta subito simpatico e la storia, dal carattere vivace, cattura l’attenzione dello spettatore. Il finale che può sembrare triste e deludente, rivela quasi tutto il significato del film, vale a dire come la fine di una giovane vita, spesa nell’inseguire un sogno, possa portare ad una rinascita in una condizione migliore e quindi non sia stata inutile.

Il film lascia uno spazio alla speranza ed al coraggio di non smettere mai di sognare.

 

Premio CINIT

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano.

 

Les souliers de l’Aïd , Anis Lassoued, Tunisia, 2013, 32’

Per il pieno apprezzamento di un’opera che sa restituire – attraverso gli occhi del piccolo Nader Tlili e la sua interpretazione di rara e sorprendente intensità – la multiforme vivacità del microcosmo rurale, dei suoi abitanti, dei suoni e dei colori, facendo convivere armonicamente il ritratto di un mondo e di una famiglia con la magica forza propulsiva del sogno tenacemente perseguito con genuina schiettezza dal protagonista.

 

Premio CUMSE

Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio o documentario africano da una giuria di rappresentanti delle comunità straniere di Milano e da volontari del CUMSE.

 

Zakaria,  Leyla Bouzid, Francia/ Tunisia, 2013, 27

Il cortometraggio Zakaria affronta in modo efficace le tematiche relative all’immigrazione e alle contraddizioni soprattutto delle cosiddette “seconde generazioni” attraverso uno spaccato di vita, liti comprese, di una famiglia algerina in Francia. Non dà soluzioni, non può e non ne ha neanche la pretesa, ma mostra in modo efficace come per una famiglia immigrata che vive in Europa, non sia affatto facile “integrarsi” senza perdere le proprie radici (Culturali, etiche, religiose).

 

Premio ISMU

La Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) assegna un premio al miglior cortometraggio del Festival con valore pedagogico. Il Premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato da una giuria composta di docenti.

 

Margelle,  Omar Mouldouira, Marocco/Francia, 2013, 29’ 

Per aver saputo presentare le paure infantili, la difficoltà del crescere  e la diversità dei ruoli genitoriali, mettendone in luce le connotazioni culturali, il legame con la tradizione, ma  sottolineandone al contempo il valore  universale.

Il film affida alla suggestione del linguaggio delle immagini e all’ uso della luce e dei colori la trasmissione di un profondo messaggio interculturale adatto ad un’ampia fascia di età..

 

Premio Razzismo Brutta Storia

L’associazione Il razzismo è una brutta storia e le Librerie laFeltrinelli assegnano un riconoscimento speciale al miglior film della sezione dedicata ai temi del razzismo e dell’integrazione.

 

Zakaria,  Leyla Bouzid, Francia/ Tunisia, 2013, 27

Il vincitore della quinta edizione del premio Il Razzismo è una brutta storia del Festival del Cinema africano, d’Asia e America Latina è Zakaria di Leyla Bouzid.

Per la forza comunicativa e l’originalità del punto di vista con le quali affronta il tema delle ragazze e ragazzi di seconda generazione che oggi dobbiamo chiamare semplicemente adolescenti e per la profonda analisi del rapporto padre figlia e delle difficoltà nella trasmissione dell’identità culturale.

È ancora una volta l’occasione per riportare l’attenzione sulla proposta di legge sulla cittadinanza della campagna L’Italia sono anch’io in attesa di discussione.

Da quest’anno per la prima volta sono parte della nostra giuria anche gli studenti dell’Istituto Oriani-Mazzini di Milano e chiediamo a loro di leggere le giuste motivazioni con le quali hanno scelto questo film.

Gli studenti: ”Abbiamo scelto di premiare il film Zakaria per come racconta il tema del rapporto padre figlia e la vita in una famiglia con genitori di nazionalità diverse e per la naturalezza della recitazione. Il film ci sembra lo specchio dell’adolescenza perché nonostante Sarah sia una ragazza testarda ci piace il suo atteggiamento di sfida e il suo desiderio di libertà”..

Premio SIGNIS (OCIC e UNDA)

Il premio è assegnato dalla The World Catholic Association for Communication. La giuria è composta da Gaetano Liguori, Andrea Lavagnini e Vanessa Lanari.

 

Des étoiles,  Dyana Gaye, Senegal/Belgio/Francia, 2013, 88’

Il distacco dalle proprie radici, vissuto sempre drammaticamente, diventa occasione di dare e ricevere solidarietà ma diventa anche possibilità di realizzazione dei propri sogni e desideri.

Il viaggio delle stelle porta ad una scelta di libertà.Vincitore del  premio Signis 2014 è Des étoiles di Diane Gaye.

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