La Notte degli Oscar 2014 è vicinissima. Domenica 2 Marzo alle ore 22.50 ora italiana, avrà luogo la Cerimonia di Premiazione più attesa dal mondo del cinema e, nella categoria Miglior Film Straniero, c’è un grande fermento per il film italiano La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.
Dopo un successo ai passati Golden Globe e altri festival europei, Sorrentino si appresta a portare a casa l’undicesima statuetta made in Italy, poiché fino ad oggi il cinema italiano ha conquistato ben dieci Premi Oscar, l’ultimo nel 1999 con La Vita è Bella di Roberto Benigni. Nel corso degli anni, da quando è nato il premio Oscar nel lontano 1929, i film italiani sono stati candidati numerose volte e sono ben 13 in realtà le statuette vinte, nonostante le 27 nomination. Però la categoria Miglior Film Straniero fu istituita solo nel 1957, quindi nel 1948, 1950 e 1951 i tre Premi consegnati ai film di Vittorio De Sica, Sciuscià e Ladri di Biciclette, insieme a Le Mura di Malapaga di Renè Clement sono stati considerati “Oscar Speciali”, poiché assegnati direttamente da una giuria.
L’Italia poi ha iniziato a conquistare Hollywood nel 1957 e 1958 con Federico Fellini e i suoi film La Strada e Le Notti di Cabiria. Poi, dopo una serie di candidature per alcuni film di Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo, l’Oscar è tornato al tricolore nel 1964 con il celebre successo di Fellini, 8 1/2, seguito nel 1965 da Vittorio De Sica che portò a casa l’ambita statuetta per Ieri, oggi e domani. Grandi artisti della settima arte come Michelangelo Antonioni e Pontecorvo, tuttavia, non riuscirono mai ad avere la soddisfazione di andare oltre la nomination, mentre De Sica conquistò un altro Oscar anche nel 1972 per Il Giardino dei Finzi-Contini, preceduto da Elio Petri nel 1971 che vinse con il suo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
L’ultimo premio Oscar di Fellini risale al 1975 quando conquistò l’Academy con Amarcord, al quale seguì una lunga pausa fino alla vittoria dell’indimenticabile capolavoro di Giuseppe Tornatore nel 1990, Nuovo Cinema Paradiso. A due anni di distanza fu la volta di Gabriele Salvatores con Mediterraneo e poi il più recente e meritato premio Oscar nel 1999 per La Vita è Bella di Roberto Benigni. Da quel momento, in cui Benigni portò la creativa solarità italiana all’interno del Dolby Theatre di Los Angeles, sono passati ormai circa 15 anni e La Grande Bellezza potrebbe rimettere in moto la grande macchina.
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