In questo periodo, per una serie di coincidenze, mi sono ritrovata leggere di romanzi che avevano i cavalieri Templari come protagonisti con continui riferimenti al Santo Graal e, recentemente, persino aIla Sindone di Torino.
Se parliamo di Templari e, di conseguenza, del loro mitico tesoro non si può non pensare a Il mistero dei templari – National Treasure – film del 2004 con Nicholas Cage e Diane Kruger come protagonisti principali.
Nicholas Cage è Benjamin Franklin Gate, archeologo dedito, da sempre, alla ricerca del tesor dei Cavalieri Templari e, questa ricerca, è talmente legata alla sua famiglia da aver ricevuto dal nonno questo indizio: “Charlotte ha in serbo il segreto”.
Ben scopre che Charlotte è il nome di una nave rimasta incastrata fra i ghiacci del Polo Nord e, per potervi accedere, organizza una spedizione con altri ricercatori fra i quali Ian e Rile.
Nella nave Ben ritrova un oggetto, una pipa di schiuma, che contiene un altro indizio e, a questo punto, gli altri ricercatori si ribellano quando scoprono che lo stesso Ben donerà tutti i reperti archeologici ritrovati ai vari musei.
Fra i partecipanti alla missione c’è Ian, Sean Bean, che avendo odorato la possibilità di arrivare al mitico tesoro, si dimostra sempre più una persona priva di scrupoli arrivando a suggerire a Ben di rubare, addirittura, la Dichiarazione d’Indipendenza; alla fine il gruppo si divide e Ben e Riley, Justin Bartha, vengono rinchiusi nella stiva della Charlotte riuscendo a sopravvivere.
Nel corso del film si presenteranno ai protagonisti principali numerosi indizi che portano alla massoneria: dal furto della Dichiarazione d’Indipendenza fino ai sotterranei di una chiesa secolare di New York il protagonista, Ben, riuscirà a riscattare la cattiva fama che circonda la famiglia nel mondo dell’archeologia e dei ricercatori storici.
Il film non si può definire un capolavoro ma semplicemente una pellicola in grado di far passare agli spettatori un paio d’ore di svago; a questo film assegno 3 stelle su 5 poiché, nonostante tutto, la storia è affascinante mentre la recitazione dei protagonisti lascia parecchio a desiderare.