Milano, Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi 2 – M2 Lanza), dal 6 al 9 novembre 2014
Il sogno di una cosa
Opera per il quarantennale della strage di piazza della Loggia
musica Mauro Montalbetti, libretto e regia Marco Baliani, regia video Alina Marazzi
scene e costumi Carlo Sala, disegno luci Stefano Mazzanti, suono-azione Roberto Dani
ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, attore Marco Baliani, soprano Alda Caiello
con i danzatori allievi del terzo corso di Teatrodanza – Milano Teatro Scuola Paolo Grassi
e l’Ensemble vocale Costanzo Porta di Cremona, Maestro del coro Antonio Greco
produzione Fondazione del Teatro Grande di Brescia
in coproduzione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
in collaborazione produttiva con Piccolo Teatro di Milano; IED, Milano
con la collaborazione di Casa della Memoria, Brescia; Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Milano
Non dimenticare il 28 maggio 1974 in piazza della Loggia. Il sogno di una cosa, in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 6 al 9 novembre, è un progetto realizzato in occasione dei 40 anni dalla strage ed è un lavoro dalla doppia importanza: civile, per la commemorazione dell’anniversario, e artistico, per la scelta di investire nella produzione di una nuova opera contemporanea. L’autore è un giovane artista italiano, Mauro Montalbetti, compositore di origini bresciane che si è affermato nel panorama della musica contemporanea con alcuni importanti lavori come Lies and sorrow, con cui nel 2006 ha vinto lo “Johann Joseph Fux Opera composition Prize”, e Another’s hell (2013), partitura sinfonica ispirata ai sonetti di Shakespeare, eseguita in prima assoluta dall’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding. La parte musicale dello spettacolo sarà eseguita dall’ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo Boccadoro. L’opera è frutto di un lavoro condiviso con due artisti di straordinario talento: Marco Baliani, che cura libretto e regia, oltre a essere uno degli interpreti, e Alina Marazzi, una delle firme più importanti del panorama cinematografico italiano, a cui è stata affidata la regia video, che andrà ad animare di immagini, ricordi ed emozioni le scene essenziali di Carlo Sala, intersecandosi con le luci di Stefano Mazzanti. Insieme a Marco Baliani, saranno sul palco il soprano Alda Caiello, il musicista-performer Roberto Dani e gli allievi del terzo corso di Teatrodanza della Milano Teatro Scuola Paolo Grassi.
Per la parte video è stata di fondamentale rilievo la collaborazione produttiva con l’Istituto Europeo di Design IED: un gruppo di studenti del corso di Video Design hanno lavorato a stretto contatto con Alina Marazzi per la realizzazione della parte filmica dell’opera, raccogliendo immagini del passato – ritrovate in alcuni importanti archivi italiani come l’AAMOD, Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico di Roma, l’Associazione Home Movies di Bologna e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia – ma anche documentando il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi.
L’opera vuole compiere un tragitto che non sia confinabile nella commemorazione localistica, ma farsi riflessione universale sulla violenza, sul potere, sull’infamia. È rimasta, di quella giornata, la registrazione del comizio che viene interrotto dallo scoppio della bomba. Quella rottura di vite e di senso non deve essere un fermo immagine del passato ma trasformarsi in un atto di resurrezione, nel luogo simbolo della polis, il Teatro. Il Sogno di una cosa assume così la tenacia della memoria e lo sguardo dolce e fiero del futuro.