IL PREMIO UBU 2014 ARIANNA SCOMMEGNA
AL TEATRO BINARIO7 DI MONZA
Sabato 24 e domenica 25 gennaio, in scena Qui città di M., un noir metropolitano
Monza, 16 gennaio 2015. Dopo la travolgente comicità di Hendel, al Teatro Binario 7 di Monza torna la drammaturgia contemporanea. Sabato 24 e domenica 25 gennaio, l’eclettica e talentuosa Arianna Scommegna, Premio UBU 2014 come Miglior Attrice, porta sul palco un ritratto della vita nella giungla cittadina, tratto da Trilogia della città di M. del giornalista e scrittore Piero Colaprico, con la regia di Serena Sinigaglia.
Qui citta di M. è un’inchiesta, un giallo metropolitano, un enigma da risolvere raccogliendo indizio dopo indizio, ma soprattutto è uno spettacolo, un monologo per sette personaggi, una grandiosa prova d’attore per Arianna Scommegna. Tra toni ironici e drammatici, fiabeschi e noir, l’attrice oscilla con sorprendente maestria da un ruolo all’altro, cambiando voce e volto, coinvolgendo lo spettatore in un meccanismo spietato.
Nato da un’idea che la regista, Serena Sinigaglia, direttrice artistica del Teatro Ringhiera di Milano e fondatrice con la Scommegna della Compagnia ATIR, ha voluto sottoporre al giornalista di cronaca nera Piero Colaprico, Qui città di M. è una trama fitta di colpi di scena, pura azione, suspance, alla scoperta di verità nascoste che coinvolgono passato e presente di M.
Una riflessione aperta su una città, Milano, che nel giro di quindici anni ha cambiato radicalmente volto, fino a perdere il proprio nome.
«Qui città di M. siamo noi – dice la regista Sinigaglia – le nostre paure, il grigio dell’asfalto, i fantasmi di chi non c’è più, la paura del diverso, del traffico, della bomba, dello smog, del buio, il disagio di chi vorrebbe il sole e il mare e trova solo nebbia e idroscalo, ma è anche la Boccassini, tangentopoli, Borelli, la lega, il 25 Aprile, le sue periferie in cerca di un centro di gravità permanente, San Siro, i suoi locali bauscia, il rampantismo, la dignità silenziosa di persone come Ambrosoli, le banche, i giochi in borsa ma soprattutto la gente, sì, quelli che ogni giorno si domandano che cosa ci stanno a fare in questo schifo di città di M. e poi… ci restano, incollati, imperterriti anzi agguerriti, alla ricerca di un sogno che forse li potrebbe salvare, o forse, invece, uccidere…».
Sette personaggi, molto diversi l’uno dall’altro, interpretati da un’unica formidabile attrice. La vita di ciascuno di noi, raccontata con punte di umorismo e amarezza. Una sola città, Milano, probabilmente la fotografia esatta di qualunque altra città italiana.
Appuntamento al Teatro Binario 7 di Monza sabato 24 e domenica 25 per risolvere il giallo di Qui città di M.