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Dalla parte di chi ruba nei supermercati / Domenico Pugliares

mico pugliares -Orizz (ph L. Pozzo)

da martedì 7 a mercoledì 15 aprile 2015 – al Teatro della Cooperativa di Milano
produzione Teatro della Cooperativa – prima nazionale
DALLA PARTE DI CHI RUBA NEI SUPERMERCATI
Scritto, diretto e interpretato da Domenico Pugliares
Musiche originali di Fabio Pavan

Domenico Pugliares torna al Teatro della Cooperativa con il suo nuovo monologo, in scena dal 7 al 15 aprile.

Pubblicità / tel: +39 3460730605

È il concentrato del ventennio fascista e lo è senza retorica di parte. Vengono narrati momenti cardine del periodo, racconti di personaggi esterni, spettatori inconsapevoli e attori, coscienti e incoscienti, di quello che stava accadendo. Non è compito nostro dare giudizi perché non siamo storici, ma possiamo dare opinioni perché siamo persone.
E sono queste, le persone, quelle che raccontano il fascismo in questo spettacolo e riferiranno le leggi razziali, l’impreparazione alla guerra, le torture per i dissidenti, la retorica di regime, la campagna di Russia e altri momenti dell’epoca in maniera surreale, a volte comica e a volte poetica. I protagonisti sono personaggi, alcuni verosimili e possibili, altri fantastici e improbabili, ma tutti rigorosamente non veri, solo figli dell’immaginazione. A legarli un filo comune, il linguaggio, la lingua e la distanza. Il linguaggio del teatro da soli, perché è un monologo fatto da tanti monologhi; la lingua siciliana che, oltre a essere strumento narrativo viscerale, è occasione per raccontare un periodo storico dai “confini dell’impero”, dalla Sicilia. Ed è distanza, perché più sei distante e più è facile dimenticare.
Noi non possiamo permetterci di scordare che abbiamo avuto una dittatura feroce e dobbiamo raccontarlo in fretta, perché un’isola può sempre sparire (M. Sgalambro).

Il titolo è una citazione della canzone di Francesco De Gregori “Chi ruba nei supermercati”. De Gregori ci chiede: “tu da che parte stai? Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati? O di chi li ha costruiti? Rubando?”. Non abbiamo risposta. Abbiamo però una domanda: “Com’è stato possibile che milioni di persone abbiano seguito il fascismo? Com’è possibile che a distanza di decenni e con la storia conosciuta ormai da tutti ci siano ancora persone che si sentono fasciste? È malvagità? Come si fa a stare da quella parte nonostante la storia?”. Non abbiamo risposta.

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