SAVONA Complesso Monumentale Del Priamàr
Sabato 11 luglio 2015, ore 21.15
Domenica 12 luglio 2015, ore 21.15.
BOLOGNA Teatro Europauditorium
Martedì, 14 luglio 2015, ore 21.00
MODENA Cortile d’Onore dell’Accademia
Martedì, 16 luglio 2015, ore 21.15
SONDRIO Teatro Sociale
Sabato 03 ottobre 2015, ore 20.00
Domenica 04 Ottobre 2015, ore 20.00
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
di
Gioachino Rossini
Direttore d’Orchestra: DANIELE AGIMAN
Regia: ALDO TARABELLA
Scene e costumi: LEILA FTEITA
light designer STEFANO GORRERI
con
Rosina: Sofia Koberidze
Figaro: Mauro Bonfanti
Conte D’Almaviva: Massimiliano Silvestri
Bartolo: Giuseppe Esposito
Don Basilio: Costantino Finucci
Berta: Mirella Di Vita
Fiorello: Lorenzo Malagola Barbieri
ALLOPERA debutterà con “Il Barbiere di Siviglia”.
L’Opera, che in origine aveva per titolo “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”, è considerata la più grande opera buffa italiana. Con la sua proverbiale velocità, Rossini compose Il Barbiere di Siviglia nel 1816 in soli venti giorni, e, quasi a voler fare uno scherzo ai suoi detrattori (e al collega Paisiello, che si era cimentato pochi anni prima con il medesimo libretto), il debutto fu un fiasco clamoroso. Poi, dalla seconda rappresentazione, cominciò il successo inarrestabile di quella che può essere considerata una delle opere più amate dal pubblico. La vicenda della burla architettata da Figaro ai danni del vecchio Bartolo è costellata da alcune delle pagine più celebri della storia dell’opera: bastino per tutte la Sinfonia, la cavatina iniziale di Figaro, Largo al Factotum, e la cavatina di Rosina, Una voce, poco fa.
ALLOPERA presenta “Il Barbiere di Siviglia” con cast, coro e orchestra completi, come richiesto dalla partitura rossiniana. Un team creativo composto da direttore d’orchestra, regista, scenografo, costumista, light designer. Uno staff tecnico formato da maestri di palcoscenico, tecnici audio, macchinisti, responsabili trucco, parrucco e sartoria.
“Il Barbiere di Siviglia” di ALLOPERA è ambientato in uno scorcio del Sud-Italia degli anni ‘30-’40 dove gli interpreti si muovono fra angusti vicoli e casette con balconi a ringhiera creando idealmente una cartolina che rimanda allo spirito del neorealismo cinematografico italiano, un’altra eccellenza del nostro paese.