23 giugno – 2 luglio 2015
Milano, Teatro F. Parenti – Sala Grande
Giorgio Albertazzi
MEMORIE DI ADRIANO
di Marguerite Yourcenar
con Stefania Masala, Evelina Meghnagi (muscia e canti), Armando Sciommeri (percussioni), Giovanna Capuccio
regia Maurizo Scaparro
Produzione Cooperativa Teatro Ghione
Questo spettacolo ha incoronato Giorgio Albertazzi “imperatore” del Teatro italiano e tra i più longevi della nostra scena contemporanea (oltre 750 rappresentazioni in 26 anni, per quasi un milione di spettatori). Dalla bellezza alla libertà, dal potere alla morte: Albertazzi/Adriano ripercorre le tappe principali della sua vita con i toni intimi di un diario, in una perfetta comunione molecolare tra attore e protagonista
C’è una frase di Flaubert che spiega il fascino immortale del protagonista: “Quando gli déi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo solo”. Adriano è il “ritratto” di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici della nostra storia. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, le parole di Adriano assumono un significato nuovo indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza: «…non tutti i nostri libri periranno;…altre cupole sorgeranno dalle nostre cupole…e se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti ad adottare molti dei nostri metodi; e finiranno per rassomigliarci”.
Ripensare a Giorgio Albertazzi ventisei anni dopo quel memorabile debutto del 1989, nella magica cornice di Villa Adriana, sfiorati dai fantasmi del secondo secolo Dopo Cristo, ci ha spinto a riproporre il viaggio di Adriano ripartendo dal suo Aedrianeum (oggi Castel Sant’Angelo), sua casa-mausoleo, che si concluderà, non si sa dove, non si sa quando, forse in Spagna o forse in Grecia, sue patrie.
Maurizio Scaparro