MONZA – TEATRO BINARIO 7
sabato 21 novembre, ore 21.00
domenica 22 novembre, ore 16.00 e ore 21.00
IO PROVO A VOLARE
Omaggio a Domenico Modugno
di e con Gianfranco Berardi
voce solista e chitarra Davide Berardi
fisarmonica Bruno Galeone
regia e luci Gabriella Casolari
costumi Pasqualina Ignomerillo
produzione compagnia Berardi Casolari
con il sostegno di Festival Internazionale Castel dei Mondi
INCONTRO CON L’ATTORE
Al termine della replica serale di domenica 22 novembre,
l’attore Gianfranco Berardi e la regista Gabriella Casolari incontrano il pubblico
Il palco del Teatro Binario 7 di Monza si prepara ad accogliere l’attore pugliese non vedente Gianfranco Berardi con Io provo a volare, uno spettacolo di teatro e musica ispirato alla vita e alle opere di Domenico Modugno, in scena sabato 21 alle ore 21.00 e domenica 22 novembre, alle ore 16.00 e alle ore 21.00. Al termine della replica di domenica sera, l’attore Gianfranco Berardi e la regista Gabriella Casolari incontrano il pubblico.
Io provo a volare è una drammaturgia originale che, partendo dai cenni biografici di Domenico Modugno, racconta le vicende di un ragazzo di provincia pronto a lasciare la propria terra e affrontare qualsiasi ostacolo pur di diventare artista. La regia è condivisa con Gabriella Casolari, che da qualche anno ha intrapreso con Berardi un percorso artistico comune.
Lo spettacolo, spiega l’autore, «nasce dal desiderio di ricostruire dentro di sé, intorno a noi, l’idea di nido per poter planare sicuri verso gioie sconosciute. […] COraggiosi, per favore, COstanti e COnvinti per la rivoluzione che porterà a smettere di essere pollastri rantolanti, illusi di volare come falchi nel blu dipinto di blu.»
Modugno rappresenta un modello di vita e le sue canzoni, interpretate sul palcoscenico da Davide Berardi, cantante e chitarrista, e da Giancarlo Pagliara alla fisarmonica, diventano una guida per la riscoperta dell’interiorità del protagonista nei panni dello spirito di un custode di un teatrino di provincia che torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei suoi musicisti all’interno del teatro in cui mosse i primi passi.
Così fra racconto, musica e danza, si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, le prove, la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino al quale, dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare.
Poesia e comicità sono gli ingredienti principali della pièce che rende omaggio agli sforzi ed al coraggio dei lavoratori in generale e dello spettacolo in particolare che, spinti da passione, si lanciano in esperienze spesso giudicate poco dignitose. Attraverso l’evocazione di suggestioni e ricordi indimenticabili si cerca di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui Modugno si fece portavoce e simbolo.