AUDITORIUM – CASATENOVO
I vizi privati e le pubbliche virtù di una rispettabile famiglia della media borghesia inglese che si mischiano ai disagi delle classi sociali più basse. Tutto ciò sembra non abbia ne confini ne tempo.
Il testo, scritto nel 1933 e ambientato nell’Inghilterra del primo Novecento, sembra estremamente attuale.
Giancarlo Sepe dirige con maestria una compagnia di giovani interpreti capeggiati da due mattatori del teatro italiano: Andrea Giordana e Paolo Ferrari. Il regista ha compiuto un lavoro di approfondimento del testo rifacendosi alla prima versione italiana, di grande successo, con Salvo Randone, anno 1947. Partendo dalla traduzione di Giovanni Lombardo Radice ha mantenuto il genere che nasce dal connubbio fra thriller e dramma borghese. Essendo un cinefilo, Sepe ha ripercorso il genere cinematografico al quale questo lavoro potrebbe appartenere e, avvalendosi di molta musica, ha portato la vicenda alla svolta finale.
Andrea Giordana e Paolo Ferrari, giovane ottantenne, recitano insieme per la prima volta in questo lavoro con buona qualità interpretativa, attorniati da giovani artisti di talento.
L’affollatissima platea dell’Auditorium, sicuro punto di riferimento culturale della Brianza Lecchese, ha applaudito con grande convinzione e ha chiamato alla ribalta la compagnia molte volte.