DAL 28 MARZO AL 2 APRILE
CAMPO TEATRALE MILANO
Presenta
ADIOS
di Simon Waldvogel e Matteo Luoni
regia di Simon Waldvogel
con Federica Carra, Camilla Parini, Camilla Pistorello e Carla Valente
assistente alla regia Gianpiero Pitinzano
produzione Collettivo Ingwer e atré teatro
in collaborazione con la Rassegna Home
Dal 28 marzo al 2 aprile va in scena a Campo Teatrale “ADIOS”, scritto a quattro mani da Matteo Luoni e Simon Waldvogel. Lo spettacolo, che ha debuttato nella Rassegna LuganoInScena al Teatro Foce di Lugano e prodotto da Collettivo Ingwer e atré teatro, vede al suo debutto come regista lo stesso Waldvogel.
Il palcoscenico diventa un limbo, un luogo mentale, un sogno ricorrente. Tre sorelle intrappolate tra il sonno e la veglia si troveranno a confrontarsi sul senso della vita, della figura materna, della malattia di una delle sorelle e del passaggio dal mondo incantato dell’infanzia a quello adulto. In questa metamorfosi dovranno ripercorrere le tracce che hanno lasciato dietro di loro. Molto diverse l’una dall’altra, le sorelle si faranno portatrici di un punto di vista specifico, andando ad analizzare come ognuna di loro ha vissuto la propria infanzia e adolescenza in maniera poco vitale. Delegando tutte le decisioni alla propria madre e aspettando che accadesse qualcosa che non è mai accaduto, le tre sorelle si renderanno conto di essere diventate grandi, troppo grandi per non vedere gli schemi che le hanno intrappolate in convenzioni, speranze e desideri repressi. Anello di congiunzione tra il sonno e la veglia è una donna alata, binomio tra arpia e angelo, tra madre e natura. Questa figura misteriosa accompagnerà in questo viaggio le tre sorelle, scandendo il tempo nel limbo. Confuse, spaventate, a tratti anche divertite e senza sapere come affrontare questa metamorfosi, le donne si renderanno conto ben presto di aver vissuto sotto anestesia che però non è riuscita ad addormentare la loro voglia di emanciparsi.
L’ironia con la quale le sorelle affronteranno loro stesse, le loro paure e le loro qualità, le unirà sempre di più; e anche nei luoghi più bui ridere di sé stesse si rivelerà l’unica e vera arma rimasta.
«ADIOS significa dire addio a ogni cosa che è stata: riconoscersi, accettarsi, andare nel mondo – ha sottolineato Simon Waldvogel, autore e regista di ADIOS – significa dire addio all’adolescenza protratta, ai mondi costruiti in cameretta.».