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Arte e design a Teatro Libero

Mino Manni_1
 

Milano, Teatro Libero – Dal 9 al 13 aprile 2014

Pubblicità / tel: +39 3460730605

LA CAUSA DELLE COSE

Una conferenza-spettacolo (e una mostra) su Nicolas De Staël,
“lo specialista della vertigine”

con Roberto Borghi e Mino Manni
a cura di Alberto Oliva
scenografia – esposizione dell’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED Como

produzione I Demoni

in mostra, nei vari spazi del teatro, opere di Pablo Bermudez, Roberto Biondi, Alessio Bonifacio, Enrico Bosco, Stefania Bruno, Luca Gandola, Gianni Lucini, Dario Luzzani, Caterina Ruggeri, coordinati da Patrizia Cassina

Nicolas De Staël è uno dei più significativi esponenti della pittura francese del Novecento. Nato cento anni fa in Russia, in una famiglia della nobiltà zarista dissolta dalla furia rivoluzionaria, De Staël si è suicidato quarantunenne nel 1955, all’apice del trionfo internazionale. Le cause di questa scelta non sono mai state chiarite, ma nelle sue numerose e bellissime lettere l’artista fa riferimento al fardello della fama, lo straordinario successo che l’ha colto alla sprovvista aumentando a dismisura le sue insicurezze umane e creative. De Staël è stato una delle prime “vittime del sistema” dell’arte, dei suoi meccanismi e delle sue categorie, alle quali era profondamente refrattario. Così come la sua pittura («astratta, ma con alcuni ricordi», secondo la sua stessa definizione) era recalcitrante a farsi inquadrare secondo la dicotomia astratto/figurativo che imperversava nell’immediato dopoguerra.

La causa delle cose è una conferenza spettacolo che indaga sul pittore russo naturalizzato francese e sul suo mito, alimentato dagli scritti tra gli altri di René Char, Jean Paul Sartre ed Émile Cioran. Quest’ultimo parla di De Staël come di «uno specialista della vertigine» che «si rifiuta di venire a patti con la mediocrità della saggezza»: quella saggezza che gli avrebbe imposto di «non chiedere troppo al suo talento», di smorzare «la febbre, l’apocalissi interiore che esigeva il coronamento della morte».

Nutrita di musica (singolare e innovativo il suo rapporto con il jazz) e di poesia, la pittura di De Staël negli anni Cinquanta si focalizza tra l’altro sul rapporto tra oggetto e colore. Da qui l’idea di tenere una conferenza-spettacolo al Teatro Libero nei giorni del Fuorisalone, quando via Savona è letteralmente invasa dai visitatori delle mostre di design che si tengono in zona Tortona. Gli spazi di Teatro Libero ospiteranno un’esposizione di arte e design realizzata da nove studenti dell’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED Como, una scuola presso la quale le arti “pure”, come la pittura, e quelle “applicate”, come la moda e il design, hanno instaurato un dialogo fecondo. La mostra costituirà anche la singolare scenografia nella quale si terrà la conferenza spettacolo curata da Alberto Oliva e condotta dal critico d’arte e di teatro Roberto Borghi insieme con l’attore Mino Manni, che darà voce alle lettere di De Staël e agli scritti dei più acuti intellettuali francesi del secondo Novecento.

La causa delle cose (un titolo che riprende la definizione data dall’artista stesso «all’orizzonte della sua pittura») è realizzata in collaborazione, oltre che con l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED Como, con l’Associazione Culturale Artepensiero, con Lupetti Editori di Comunicazione e con la rivista Duellanti.

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