Monza, Teatro Binario 7
I TRE TENORI
Con i tenori:
Luigi Albani
Giorgio Valerio
Giovanni Manfrin
sabato 10 Maggio 2014, ore 21
Un grande concerto per l’ultimo appuntamento della rinnovata stagione musicale Terra: musica, voci e paesaggi sonori, diretta da Rachel O’Brien al Teatro Binario7 di Monza: un spettacolo lirico dal titolo I Tre Tenori ispirato al celebre trio Domingo – Carreras – Pavarotti, che aveva iniziato la collaborazione in occasione di un concerto alle antiche Terme di Caracalla a Roma, tenutosi alla vigilia della finale della Coppa del Mondo Italia ’90, con Zubin Mehta impegnato a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, e che poi si esibì in numerose occasioni divenendo un fenomeno musicale di portata planetaria. I Tre Tenori mette in scena lo stesso repertorio: famose arie d’opera, operetta, canzone italiana e napoletana del repertorio classico e di tradizione.
“Torneremo alla nostra infanzia, – assicura Giorgio Valerio, ideatore e protagonista della serata – a quando la radio trasmetteva opera e canzoni provenienti da tutto il mondo. Il programma è accompagnato da una piacevole presentazione con la quale si introducono e si svelano particolarità inerenti la storia e le prime esecuzioni dei brani proposti. L’idea è quella di suscitare emozioni, ricordi, utilizzando anche l’ironia. Insieme a Luigi Albani e Giovanni Manfrin cercheremo di portare sul palco la passione per l’opera lirica insieme al piacere di cantare insieme brani che sono iscritti nel cuore di ciascuno di noi”.
In effetti il programma recupera celeberrime arie di Puccini e Verdi come “Che gelida manina” da Boheme o “La donna è mobile” di Rigoletto, per spaziare anche sul repertorio napoletano (Turna a Surriento, O Sole mio), con intermezzi dal mondo dell’operetta (E’ scabroso le donne studiar, Tu che m’hai preso il cor).
Un concerto che alterna acuti, ariosi raffinati, belcanto, struggenti melodie e allegri duetti/terzetti.
“Chiudiamo la stagione con un omaggio alla lirica e alla grande tradizione musicale italiana. – dice Rachel O’Brien – Un pubblico numeroso infatti ci ha seguito in questo percorso innovativo che ha mostrato come la musica classica non sia affatto morta ma sia in grado di dialogare con il jazz, la canzone popolare e il cantautorato emergente. Era una scommessa e grazie al calore e alla partecipazione del pubblico, credo sia stata una scommessa vinta. Sono contenta dunque di celebrare con la grande lirica l’ultimo appuntamento di quest’anno.”
