MILANO – TEATRO MANZONI
DALL’11 AL 28 FEBBRAIO 2016
Compagnia Gli Ipocriti
presenta
Vittoria Puccini Vinicio Marchioni
in
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
di Tennessee Williams
traduzione di Gerardo Guerrieri
con
Paolo Musio
Franca Penone Salvatore Caruso
Carlotta Mangione Francesco Petruzzelli
scena Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi
luci Pasquale Mari musiche Francesco De Melis
Regia
Arturo Cirillo
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
viene presentato per gentile concessione de la University of the South, Sewanee, Tennessee.
interpreti e personaggi (seguendo l’ordine dell’autore)
Vittoria Puccini, Margaret
Vinicio Marchioni, Brick
Carlotta Mangione, Mae
Francesco Petruzzelli, Gooper
Franca Penone, mamma
Paolo Musio, papà
Salvatore Caruso, reverendo Tooker e dottor Baugh
Secondo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams (il primo nel 1948 gli venne assegnato per Un tram che si chiama desiderio), La gatta sul tetto che scotta narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie.
La gatta sul tetto che scotta fu rappresentata per la prima volta nel 1955 al Morosco Theatre di New York con Barbara Bel Geddes e Paul Massie regia di Elia Kazan; dal testo teatrale fu realizzato, nel 1958, il film con Liz Taylor e Paul Newman regia di Richard Brooks.
La trama
La scena si svolge nella camera da letto di Brick e Maggie. L’intera famiglia è riunita per festeggiare il compleanno del patriarca inconsapevole che sarà l’ultimo a causa del suo male incurabile.
Brick e Maggie portano avanti un matrimonio bianco, senza sesso. Maggie, innamorata perdutamente del marito, ex sportivo ed attualmente infortunato ad una caviglia, è stufa della situazione e gli chiede di desiderarla, non riuscendo però a solleticare minimamente le fantasie dell’uomo: questi, assorto completamente nelle nebbie dell’alcol, non la degna di considerazione e si scherma dagli attacchi della moglie con risposte brusche ed evasive.
Gooper (fratello di Brick) e la moglie Mae, invece, per salvaguardare i propri interessi riguardo alla futura e cospicua eredità che li attende; si mostrano premurosi nei confronti del Papà, il quale, da orgoglioso e sarcastico uomo tutto d’un pezzo, mal tollera il loro comportamento e la loro presenza.
Durante un acceso scontro verbale tra Maggie e Brick, la donna asserisce di sentirsi come una gatta su un tetto che scotta, decisa a non cadere giù: ha conquistato con fatica una posizione sociale e non vuole rinunciarci. Il suo sogno è coronare l’ideale d’amore che si è prefissata mediante la desiderata gravidanza. Brick non tollera le sue affermazioni e Maggie lo incalza accusandolo di essere un alcolista per la perdita del suo più caro amico, Skipper, un ex compagno di squadra morto suicida perché innamorato di Brick e forse da lui ricambiato.
I festeggiamenti per il compleanno del Papà interrompono il litigio; il padre irrompe nella stanza affermando di non volere alcuna festa e desideroso solo di parlare con il figlio. Durante la loro animata conversazione, sembra capire il vero motivo della sofferenza del figlio e quale fosse il legame con il compagno Skipper; gli svela, inoltre, di conoscere la reale situazione del suo stato di salute. Anche alla Mamma viene detta la verità sulle condizioni di salute del consorte che trovano conferma nelle parole del dottore. Mae e Gooper tentano di presentarle un piano per la futura divisione dell’eredità ma lei risponde sdegnata di fronte alla loro rapacità.
Attirato dalle urla della famiglia in preda ai litigi, il Papà rientra e Maggie, mentendo sul suo stato, decide di fargli un regalo per risollevare il suo animo, affermando di essere incinta di Brick ma anche per coronare il suo sogno e, allo stesso tempo, essere di sprone al marito. Ella, infatti, si offre come cura ai dolori esistenziali di Brick che afferma di volersene convincere.