MILANO – PICCOLO TEATRO
Dal 7 al 12 febbraio al Piccolo Teatro Grassi
Mister Green
Due generazioni a confronto
In scena Massimo De Francovich e Maximilian Nisi
Un incontro “accidentale” avvicina l’uno all’altro due individui diversissimi, l’anziano proprietario di una lavanderia e un giovane in carriera. Quella che nasce come una convivenza forzata si trasforma nella condivisione di emozioni, valori e sentimenti, dove l’ironia è il segno di una profonda umanità. Lo spettacolo, prodotto da Theama Teatro e diretto da Piergiorgio Piccoli, è in scena al Teatro Grassi dal 7 al 12 febbraio.
Mister Green, anziano proprietario di lavanderia in pensione, viene investito, senza riportare gravi traumi, da un’automobile. Il conducente della vettura è Ross Gardiner, un giovane impiegato, che viene accusato di guida pericolosa ed è condannato dalla giustizia ad assistere Mr. Green una volta alla settimana per sei mesi. L’anziano signore abita in un appartamento al quarto piano senza ascensore e ha bisogno di aiuto per affrontare le incombenze della vita quotidiana. Due vite in antitesi costrette ad una forzata frequentazione, ognuno con i suoi drammi interiori, legati solo dal sottile filo dell’appartenenza religiosa che li accomuna. All’iniziale diffidenza e conflittualità reciproca, il rapporto tra i due personaggi cresce e imparano a conoscersi e a tollerarsi, diventando indispensabili l’uno all’altro, in un continuo gioco in biblico tra confessioni e reticenze che metterà a nudo ferite lasciate aperte per anni nella loro vita. La commedia, scritta dallo statunitense Jeff Baron e portata in scena sui palcoscenici di tutto il mondo, fa riflettere sull’incapacità di accettare ciò che non si comprende, facendosi specchio di tematiche esistenziali come l’identità, la coerenza, la famiglia e il distacco. Interpretata nella versione italiana da Massimo De Francovich e da Maximilian Nisi, è un’analisi profonda della propria interiorità che sprigiona dal dialogo fra due generazioni lontane in una vicenda che affronta l’intolleranza e le diversità con un linguaggio ironico, divertente e commovente al tempo stesso, nella traduzione a cura di Michela Zaccaria e con le musiche coinvolgenti di Stefano De Meo.