Milano, Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), dal 21 al 23 maggio 2015
Dopo la prova / Persona
di Ingmar Bergman, regia Ivo van Hove, drammaturgia Peter van Kraaij
traduzione olandese di “Dopo la prova” Karst Woudstra, traduzione olandese di “Persona” Peter van Kraaij
scene Jan Versweyveld, suono Roeland Fernhout, costume An D’Huys
con Marieke Heebink, Frieda Pittoors, Gijs Scholten van Aschat, Gaite Jansen
produzione Toneelgroep Amsterdam in coproduzione con Théâtre de la Place (Liège), Théâtres de la Ville de Luxembourg, Maison des arts de Créteil, in collaborazione con Auteursbureau ALMO bvba
commissionata da Josef Weinberger Ltd, London e Ingmar Bergman Foundation http://www.ingmarbergman.se
Spettacolo in olandese sovratitolato in italiano e inglese
Dal 21 al 23 maggio, per tre sole eccezionali recite, Ivo van Hove mette in scena al Piccolo Teatro Strehler il dittico composto da Dopo la prova e Persona, trasposizioni teatrali dei due capolavori di Ingmar Bergman. Il regista, non nuovo all’allestimento di lavori tratti da film di Bergman (Scene da un matrimonio nel 2005 e Sussurri e grida nel 2009), ha scelto – sono sue parole -“due testi sul significato del teatro e dell’arte nelle nostre vite e nella società in cui viviamo”. Entrambi i soggetti di Bergman sono, infatti, riflessioni sul concetto di identità e sul continuo intrecciarsi di realtà e finzione in teatro come nella quotidianità di ciascuno di noi.
Dopo la prova (il film è del 1984) è la storia della conversazione tra un maturo regista, Hendrik Vogler, e una giovane attrice, Anna, che egli sta dirigendo nel Sogno di Strindberg. Parlando del testo, della vita e del ruolo che la menzogna svolge in entrambi, i due instaurano un gioco di reciproca seduzione. Sono interrotti dall’apparizione di Rachel, madre di Anna e anche lei attrice, morta anni prima in una clinica per alcolisti. Henrik la diresse in teatro e i due ebbero una relazione, nonostante Rachel fosse sposata con il padre di Anna.
Persona è la storia di due donne, Elisabeth e Alma (le interpreti del film capolavoro del 1966 erano Liv Ullmann e Bibi Andersonn). Elisabeth è un’attrice che, durante una replica di Elettra viene colta da un irrefrenabile accesso di risa, seguito dalla chiusura in un assoluto mutismo. I medici le consigliano un periodo di riposo nella sua casa di vacanza, al mare, e le affiancano una giovane infermiera. Tra le due donne si stabilisce uno strano, simbiotico rapporto, con Alma che sembra aver trovato nella muta paziente un’ideale ascoltatrice…