Da diverso tempo si parla sempre piu’ spesso di un legame fra l’inquinamento dell’ambiente ed una percentuale molto alta di malati di tumore. Detto questo è, praticamente, impossibile non pensare all’Ilva di Taranto e, soprattutto, alla gente che vive nel quartiere dove sorge l’azienda e che sta pagando a caro prezzo i danni causati dall’inquinamento.
Come spesso succede il cinema anticipa la realtà e non si puo’ non pensare a “Erin Brockovich” con Julia Roberts che ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista.
Erin Brockovich lavora, come precaria, in uno studio legale e grazie alla curiosità, spirito di intraprendenza ed uno spiccato senso di giustizia indaga su una grossa compagnia che ha inquinato le falde acquifere di una cittadina provocando grossi problemi di salute ai residenti.
Erin è un’eroina un po’ controcorrente: è volgare e, prima vista, potrebbe essere definita una donna “facile” ma è solo un atteggiamento di facciata perché é una persona molto onesta, che ha sofferto e non sopporta le ingiustizie. Curiosità del film: non c’è la scena della seduta processuale in cui il giudice condanna la compagnia inquinatrice.