Uno dei film più visti, nelle ultime settimane, è Exodus dei e re del regista Ridley Scott che vede Christian Bale nel ruolo del protagonista principale, Mosè.
Il film, ispirato agli eventi narrati nel libro dell’Esodo, racconta la storia di Mosè da quando viene salvato dalla sorella del faraone a quando, orma conscio delle sue vere origini, arriva a sfidare il potente faraone Ramses (interpretato da Joel Edgerton) chiedendo, ed ottenendo, la liberazione del popolo ebraico e la partenza immediata per Canaan, la Terra Promessa.
Il film vede la partecipazione anche di altri attori di fama come Ben Kingsley, nel ruolo di Nun, di John Turturro in quello del faraone Seti e Sigourney Weaver in quello di Tuya ma la loro presenza passa, quasi, inosservata visto che si rimane concentrati sui protagonisti principali che, prima, vivono come fratelli e poi diventano nemici giurati.
Meritano una menzione particolare le scene delle piaghe, quelle dell’inseguimento di Ramses che trascina il suo esercito dietro agli ebrei giunti, ormai, sulle rive del Mar Rosso e, ovviamente, quelle relative al passaggio del mare.
Si rimane un po’ perplessi, invece, davanti alle scene di un Dio fatto bambino che offre una tazza, di una qualche bevanda calda, a Mosè mentre questi è impegnato a incidere i 10 Comandamenti sulle tavole.
Al film assegno 3 stelle su 5 soprattutto: ad un aspetto tecnico perfettamente curato in ogni suo punto fa da contraltare una sceneggiatura, liberamente ispirata alle vicende dell’Esodo, che lascia parecchio a desiderare e che rilega attori del calibro di Kingsley, Turturro e Weaver al ruolo di semplici comparse