TEATRO SAN BABILA – MILANO
Il protagonista assoluto di questo spettacolo è l’Amore, o meglio, il tormento causato dall’Amore fra i due giovani “innamorati” che danno vita a rocambolesche liti giustificate dalla loro eterna gelosia. La messa in scena del regista-attore Stefano Artissunch, che interpreta Fulgenzio, procede a ritmo incalzante e mette in evidenza la tensione dei corpi che talvolta danzano sul palco con una interpretazione vocale convincente e piacevole, allietata dalla partitura musicale mozartiana.
Il ruolo di Eugenia spetta ad una figlia d’arte come Selvaggia Quattrini che non delude l’eredità della brava attrice Paola Quattrini, mentre il ruolo della zia Fabrizia è stata affidato a una straordinaria Isa Barzizza, ottantareenne veterana del palcoscenico, capace di incantare il pubblico con i suoi ragionamenti e svenevolezze assolutamente irresistibili.
Tutti bravi, a partire da Stefano Artissunch, anche bravo nella regia, per finire con StefanoTosoni, Stefano Di Bernardin e Laura Graziosi. Originali le belle e efficaci scene. E’ sempre bello assistere ad uno spettacolo al San Babila, scrigno di cultura nel cuore di Milano. Scrigno dove Calindri, Maramotti e chi gli è succeduto hanno riposto la loro arte, il loro mestiere, le loro capacità per crearlo, gestirlo, promuoverlo e farlo diventare il luogo prezioso che è.
I teatri milanesi sono nella bufera: cambi di gestione, ritiri, chiusure, cambi di direzione. Non è facile gestire una realtà teatrale che ha bisogno di sensibilità, capacità, amore, per poter resistere in questi momenti difficili. Si può pensare che la sostituzione dell’attuale gestione possa essere un’operazione meccanica facilmente attuabile ma non penso sia così e sbagliare può creare disastri, come è gia successo. Auguro al “nostro” San Babila tanti anni di gloria e che possa regalare ancora le bellissime emozioni che ci ha dato in tanti anni di storia.