Oggi, 12 giugno, iniziano in Brasile i Mondiali di calcio e colgo questa, ghiotta, occasione per suggerire la visione di un film che, all’epoca dell’uscita nel 2005, aveva avuto poco successo nelle sale cinematografiche ma molto nel circuito dell’home video.
Il film di cui sto parlando è Goal che racconta di Santiago, un ragazzo emigrato illegalmente dal Messico alla California, che sogna di diventare un calciatore professionista e, per inseguire il suo sogno, lascia la famiglia per volare in Gran Bretagna ed approdare al centro di allenamento del Newcastle United.
In Goal fanno la loro apparizione diversi calciatori e allenatori famosi come Zinedine Zidane, David Beckham, Rafael Benitez e Eriksson solo per citare quelli che io, assolutamente a digiuno di calcio, ho riconosciuto durante la visione del film.
Al film assegno 5 su 5: non amo molto il calcio ma Goal mi ha appassionato ed ho trovato la storia per niente scontata e banale riuscendo a catturare lo spettatore e rappresentando al meglio quello che è il sogno di tutte le persone che amano questo sport.
Una precisazione: gli sportivi famosi fanno sono delle apparizioni molto ma molto brevi.