Se penso ai Mondiali di calcio, che in questo 2014 si giocheranno in Brasile, mi viene in mente un bellissimo film tedesco che racconta della bellezza di questo sport quando stipendi miliardari e sponsor generosi non esistevano ancora.
Il film in questione è “Il miracolo di Berna” ed è ambientato in Germania Ovest, nel 1954, durante i mondiali di calcio che si svolsero nella vicina Svizzera.
Protagonista del film è Matthias, figlio di un reduce della seconda guerra mondiale, che fatica a riambientarsi in famiglia e nella vita civile dopo anni passati in prigionia in Unione Sovietica.
Il rapporto fra Matthias ed il padre è caratterizzato da un eccessivo rigore che il bambino fatica a sopportare fino al punto di tentare una fuga da casa e trovando una valvola di sfogo nella passione per il gioco del calcio che condivide con gli amici di sempre.
Nel frattempo i campionati del mondo di calcio iniziano e, fra padre e figlio, cominciano dei tentativi di riavvicinamento che porteranno i due, ormai riappacificati, ad andare a Berna per assistere alla finale fra Germania Ovest ed Ungheria.
Purtroppo, però, a causa di un guasto alla macchina, i due arriveranno allo stadio solo pochi minuti prima della fine della partita ma in tempo per vedere il goal che sancirà la vittoria della Germania Ovest e segnato proprio dall’idolo di Matthias.
La visione di questo film è, vivamente, consigliata a quelle persone che amano lo sport di una volta quando non contavano gli sponsor e gli agenti ma, solo ed esclusivamente, la voglia di mettersi in gioco e la fame di vittorie.
Una precisazione: nel film non si vede il goal del pareggio dell’Ungheria che venne annullato per fuorigioco.