Il Piccolo Teatro di Milano annuncia con dolore la morte di Luca Ronconi, artista che scritto la storia del teatro italiano e ha segnato la vita del Piccolo dal 1998, anno in cui ne è diventato figura di riferimento.
Insieme alle persone a lui più vicine, il Piccolo concorderà e annuncerà i modi, per ricordarlo e onorarlo, più vicini alla sua natura, al suo pensiero, alla sua umanità, alla sua riservatezza.
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Nel pieno rispetto della sensibilità e della volontà espressa dal Maestro, le esequie di Luca Ronconi avranno luogo, martedì 24 febbraio, in forma privata nella Parrocchia di Civitella Benazzone, vicino a Perugia, luogo in cui sono già sepolte le persone a lui particolarmente care.
Oggi, dalle ore 15, nei foyer delle tre sale del Piccolo Teatro – Strehler, Grassi e Studio Melato – il pubblico potrà affidare un pensiero alle pagine di un libro aperto al ricordo e all’affetto di tutti.
Alle 16, prima dell’inizio della recita di Lehman Trilogy al Teatro Grassi, gli attori e i tecnici della compagnia renderanno omaggio al regista, con cui hanno lavorato alla realizzazione del suo ultimo spettacolo, in scena fino al 15 marzo.
Domenica 8 marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 82 anni, Ronconi verrà ricordato con una intera giornata di proiezioni dedicate ai grandi spettacoli che hanno segnato la storia del teatro italiano e internazionale e ad alcuni video-documenti sul suo lavoro alla Scuola del Piccolo Teatro e al Centro Teatrale Santa Cristina. Tra questi, i ritratti girati da Jacopo Quadri, da Ariella Beddini e uno speciale di Felice Cappa.
Le proiezioni saranno su grande schermo al Teatro Grassi, alle ore 20, e diffuse nei monitor del Chiostro di via Rovello e delle altre sale, nell’arco della giornata.
Lunedì 9 marzo, sempre al Teatro Grassi, alle ore 20, gli artisti che gli sono stati più vicini porteranno una personale testimonianza del lavoro con Luca Ronconi; accanto a loro, gli allievi della Scuola del Piccolo e del Centro Teatrale Santa Cristina.
Da oggi, la Scuola del Piccolo si chiamerà “Scuola di Teatro Luca Ronconi”, a segnare il rapporto profondissimo e per lui vitale con la formazione di giovani artisti.
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“Con la morte di Luca Ronconi il mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo subisce una nuova, grave e dolorosa ferita. Egli era da lungo tempo per generale riconoscimento, anche fuori d’Italia, la più originale e forte personalità di regista del teatro di prosa e del teatro d’opera. Era succeduto idealmente a Giorgio Strehler, facendo anch’egli del Piccolo Teatro di Milano la sua casa, il centro delle sue molteplici prestazioni e invenzioni. Diede prova della sua sensibilità artistica e politica volendo anche allestire per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia una splendida mostra dei capolavori d’arte delle Regioni italiane nei sontuosi ambienti della Venaria a Torino. Desidero esprimere la mia commossa vicinanza a quanti hanno operato con lui, hanno tratto insegnamenti dal suo ineguagliabile magistero, e innanzitutto al Piccolo Teatro e alla Scala di Milano che hanno perso un incomparabile apporto di finezza intellettuale, di sensibilità artistica, di passione e di straordinaria operosità”.
Giorgio Napolitano