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“IN CAPO AL MONDO”, spettacolo su Walter Bonatti al Teatro Libero

In capo al mondo

MILANO – TEATRO LIBERO
Dal 10 al 16 novembre 2015

IN CAPO AL MONDO

Pubblicità / tel: +39 3460730605

In viaggio con Walter Bonatti

di Luca Radaelli e Federico Bario

regia Luca Radaelli

con Luca Radaelli e Maurizio Aliffi alla chitarra

immagini a cura di Paola Nessi

progetto luci e tecnica Michele Napione e Marco Mantella

videoinstallazione Daniele Lorenzo Fumagalli

organizzazione Elena Scolari

Si ringrazia Rossana Podestà

produzione Teatro Invito

Lo scopo dell’avventura è trovare l’uomo, così avrebbe detto Walter Bonatti.

Uno dei più grandi alpinisti di sempre, l’ultimo grande esploratore. Ci ha lasciato da poco e noi vogliamo ricordarlo raccontando la sua vita, ma soprattutto la filosofia di un personaggio unico e speciale, che ha cercato di superare i propri limiti, come non solo il campione ma ogni uomo dovrebbe fare.

In capo al mondo è uno spettacolo che regala il fascino dell’avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia, ma è soprattutto un omaggio alla montagna che noi, vissuti ai piedi del Resegone e della Grigna, non possiamo non amare.

La narrazione si accompagna alla musica dal vivo, proiezioni di immagini spettacolari ci immergono nelle imprese di Bonatti. Un attore e un musicista ci guidano nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero.

Alcuni estratti dalla critica:

“Ho potuto dedicare la mia attenzione alla tecnica narrativa, all’impianto drammaturgico: che, va detto, funziona bene, coinvolge, svela anche particolari inediti. E va dato merito dunque alla compagnia Teatro Invito, per aver messo in scena questa particolare storia privata e pubblica, parte integrante dell’immaginario nazionale, eppure un po’ rimossa. Radaelli è bravo, sapientemente tiene ritmi e tensioni.”

(Andrea Porcheddu, Glistatigenerali.com)

“Radaelli è un interprete essenziale, ha trovato molto di sé in questo incontro, lo incarna, lo carica sulle proprie spalle, come un allievo che ha fatto interamente proprio il maestro. Non ne fa un ritratto scontato. Ha trovato un suo Bonatti, ha aperto una sua via. Tra arte e avventura c’è una relazione autentica, una ricerca intensa dell’umano. Così ci restituisce un grande incontro, possente come una montagna, travolgente come una bufera, dolce come un alba in vetta.”
(On. Roberto Rampi, Vorrei.org)

“Non basta avere una storia fantastica da raccontare per fare del buon teatro, ma Federico Bario e Luca Radaelli hanno creato un’opera commovente e viva che ha catturato ed emozionato tutta la sala con un racconto diretto ma intenso scaturito dall’incontro di Radaelli proprio con Bonatti, un anno prima che morisse, in teatro.”
(Enrico Giussoni, Assesempione.info)

“Tanto semplice quanto creativa ed efficace la scenografia, una serie di scatoloni che, di volta in volta, diventano montagne da ricostruire. Splendide le immagini, indimenticabili i video inseriti nello spettacolo. Attraverso il mappamondo che scorre sul corpo, Radaelli-Bonatti, percorre l’intero mondo negli angoli allora meno conosciuti, per scoprirne natura e segreti, ma solo per raccontarli nei grandi reportage di Epoca e nei suoi libri. Come aveva fatto nella sua vita.”
(Sergio Perego, Il Giorno)

“Una narrazione misurata e sentita quella presentata dalla compagnia lecchese Teatro Invito, che si affida soprattutto alla parola e al gesto per riportare alla memoria la vita del celebre alpinista recentemente scomparso.”
(Giulio Sonno, Paperstreet.it)

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