Il mese di agosto equivale, per molta gente, alle vacanze da trascorrere lontano da casa ed il cinema ha utilizzato le scenografie più belle, che la natura e l’uomo possa offrire, per ambientarvi film passati alla storia o finiti nel dimenticatoio.
Un film che ha il, solo, pregio di essere ambientato in posto da sogno è “Iris” di Aurelio Grimaldi che racconta di una bimba intenzionata a regalare alla mamma un mazzo di fiori, gli iris appunto, in occasione del suo compleanno e, per questo motivo, gira tutta la zona dove abita con la famiglia ed i fratelli: l’isola di Ustica.
Questo film è, praticamente, sconosciuto alla maggioranza delle persone: chi lo conosce è perché ne è venuto a conoscenza soggiornando sulla bellissima isola, tristemente, famosa per l’incidente aereo del 1980 mentre sono ignote, ai più, gli angoli meravigliosi che Ustica offre sia da terra che ammirandola dal mare.
A questo film assegno 3 su 5 semplicemente perché è ambientato a Ustica, di una storia del genere, personalmente, penso proprio che se ne poteva fare a meno; qualche critico cinematografico, al momento dell’uscita, aveva paragonato “Iris” a “Il palloncino bianco” di Panahi ma, personalmente, mi sembra un paragone molto ma molto azzardato.