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Jersey Boys, la recensione

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Conosciamo le canzoni. Conosciamo il sound. Ma solo pochi conoscono la storia.
Di che gruppo musicale stiamo parlando? Degli indimenticabili The Four Seasons, protagonisti del nuovo brillante film di Clint Eastwood: Jersey Boys. Tratto da uno degli spettacoli più longevi della storia di Broadway e da un libretto di Marshall Brickman e Rick Elice Jersey Boys racconta le origini dei The Four Seasons, un gruppo di ragazzi cresciuti in una periferia italoamericana gestita e controllata dalla mafia. Tommy DeVito (Vincent Piazza) è il boss del “gruppo” e Frankie Valli (John Lloyd Young) la voce, ma il successo stenta ad arrivare. Almeno fino all’arrivo del brillante Bob Gaudio (Erich Bergen), autore di grande talento che svilupperà sulla voce acuta di Frankie incredibili successi del calibro di Sherry, Big Girls Don’t Cry, Walk Like a Man, Dawn, Rag Doll, Bye Bye Baby. Arrivati ad una popolarità fuori dal comune i Jersey Boys godranno dei pregi e difetti della fama, ma gli errori di Tommy e alcuni tragici eventi metteranno a dura prova il loro successo.

A distanza di tre anni da J. Edgar Clint Eastwood torna dietro la macchina da presa per realizzare l’ennesima perla della sua incredibile carriera, Jersey Boys, un film di stampo tradizionale che pur non osando regala 120 minuti di divertimento, grandi performance e tanta buona musica. Caratterizzato da stratagemmi narrativi tipicamente teatrali e da un cast di attori incredibilmente simili agli originali, Jersey Boys è un’opera che riporta indietro lo spettatore negli anni Sessanta, anni in cui nel New Jersey si ballava e cantava anche solo per sedurre la bella di turno. Un’era in cui si respirava l’aria della vera musica, dove bastavano una vecchia chiesa o addirittura un semplice muro sotto ad un lampione per creare arte. Ma la storia dei Jersey Boys non parla solo di quattro artisti, ma di quattro uomini. Tommy era prepotente e inaffidabile, Bob egocentrico e spocchioso, Nick insicuro e complessato e Frankie talentuoso e altruista. Queste differenze caratteriali unite ai mille problemi creati da Tommy, invischiato in giri mafiosi, portarono il quartetto a trasformarsi in duo, guidato dai soli Frankie e Bob. Ma nonostante i grandi successi dei due e la fine dei The Four Seasons il mondo non dimenticò mai il calore, la passione e la creatività del gruppo numero uno del New Jersey, un gruppo che divenne un vero e proprio must degli anni Sessanta. Rappresentato da Eastwood con una eleganza e una classe fuori dal comune Jersey Boys ci mostra l’evoluzione di Tommy, Frankie, Bob e Nick da semplici adolescenti amanti della musica ad anziani signori con un passato da star da raccontare. Un po’ nostalgico ma mai drammatico (neanche nei momenti più tragici della storia del gruppo) Jersey Boys è l’ennesima prova riuscita di Clint Eastwood. Un film che grazie ad una soundtrack spettacolare e ad alcune prove di attori incredibili (Christopher Walken regala i momenti più divertenti dell’opera) conquista e appassiona riportando indietro gli spettatori agli anni della vera musica. Anni in cui bastavano un paio di strumenti e una voce come quella di Frankie Valli per creare la magia. Jersey Boys verrà distribuito dalla Warner Bros.Pictures in tutte le sale italiane il 18 giugno 2014.

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