Concorezzo, Teatro San Luigi – Lunedì 15 dicembre 2014
Innamorarsi a 60 anni è una sfida, una forma d’arte, un capolavoro. L’amore raccontato e vissuto in quella fase della vita che viene considerato generalmente autunno, ma che in realtà ha le sue peculiarità e tutta la dignità di momento da vivere intensamente come qualsiasi fase della vita. Una questione di sicuro appeal nella contemporaneità, ma che non è banalmente da ridurre “all’amore dei vecchi”. E’ la vittoria della libertà contro gli stereotipi.
Tutto comincia con una stanza in subaffitto. Iris la offre a Carlo, psicanalista sfrattato del pianoterra. Intanto lei, rimasta senza un soldo, vende in nuda proprietà la casa. Iris contro ogni logica si innamora di Carlo e Carlo di Iris. Lui dopo un po’, ma va bene così.
Lei, dissipatrice accanita senza pensione, non ha altra scelta che cedere il suo unico bene al miglior offerente, fingendosi molto più malandata di quello che è. Il miglior offerente è senza scrupoli e una nipotina bella e nullafacente fa irruzione proprio quando Iris e Carlo capiscono che sta succedendo qualcosa di imprevedibile.
Mentre Carlo scopre di essere malato, Iris si accorge che non può più fare a meno di lui, della sua intelligenza, della sua ironia, della sua capacità di decifrare la vita per quello che è. Carlo è affascinato da questa donna incasinata e vitale, che si espone, si dichiara, senza farsi mortificare dalle convenzioni. Decidono di vivere insieme tutto quello che resta da vivere. In due riescono a guardare in faccia la realtà, a chiamare per nome tutte le loro paure e a riderci sopra.
Il pubblico riderà con loro e piangerà per loro, a scene alterne o anche nella stessa scena.
Una commedia che renderà tutti più leggeri e agguerriti, con il sorriso sulle labbra, felici di aver celebrato insieme un rito propiziatorio, una festa in onore della forza e della fragilità umana.
PRODUZIONE: La Contemporanea
AUTRICE: Lidia Ravera
CON: Lella Costa, Paolo Calabresi