Parte la Nuova Stagione Teatrale Roma ripartono le stagioni teatrali con grandi nomi, artisti emergenti e tante conferme.
Il mese di ottobre è il mese delle ripartenze teatrali che, (Nuova Stagione Teatrale Roma) come in un grande appuntamento collettivo, riaprono le porte agli spettatori con tanti spettacoli e proposte.
In un anno e momento così difficile, visto il contesto internazionale e le vicende del nostro Paese,
il teatro e l’inizio delle stagioni teatrali si collocano come promesse di oasi in cui le persone possano arricchirsi, divertirsi e per un momento staccare dalla realtà che troppo spesso appesantisce la vita quotidiana.
Quindi passiamo dalla stagione scoppiettante e ricca di appuntamenti di cabaret e musical dei teatri che solitamente ospitano questo genere di spettacoli,
alle commedie brillanti e più posate, al teatro d’avanguardia e ricerca che presentano nuove prospettive e possibilità nell’espressione dell’arte teatrale.
Il teatro sta vivendo un momento di difficoltà a riportare la gente in platea, come il cinema, perché le persone (a causa anche della pandemia)
si sono abituate a trascorrere il loro tempo libero in modo diverso e spesso trovano le storie che vogliono conoscere e vivere,
sul piccolo schermo casalingo grazie all’offerta illimitata e davvero variegata delle piattaforme.
C’è da sottolineare però un fattore importante:
il teatro ha superato secoli di storia, dall’antichità fino ai giorni nostri perché ha una caratteristica che nessuna piattaforma può sostituire.
La possibilità di assistere dal vivo alla performance degli attori, di vedere le storie nascere e crescere sotto ai propri occhi, dà allo spettatore un’emozione che nessun’altra forma narrativa non scritta può sublimare.
Il “respiro” dell’attore vive attraverso quello del pubblico, i personaggi sono carne ed ossa e non solo immagini irraggiungibili.
Le emozioni, le risate e il “seguire” una storia del pubblico teatrale sono irrinunciabili per chi ne sa cogliere la sfumatura essenziale:
su un palcoscenico vuoto prende forma una storia, vivono vicende in tempo reale delle persone che non sono più tali e gli spettatori sono parte fondamentale del meccanismo rappresentativo.
Questo amore per l’arte teatrale deve essere trasmesso nelle scuole, sin da piccoli e dobbiamo notare che in parte ci riesce perché sono moltissimi i corsi di teatro per aspiranti attori, a partire dalla età infantile.
Però a fronte di tutte le persone che svolgono questa professione, si formano attori o registi,
nuova stagione
o praticano l’arte teatrale come amatoriali, gli spettatori non sono in numero adeguato alle innumerevoli rappresentazioni che ne derivano.
Ci siamo chiesti la motivazione. Probabilmente attira molto di più stare su un palcoscenico che assistere ad uno spettacolo, anche se,
sarebbe molto più semplice immaginarsi seduti su una poltrona anziché vivere le emozioni di interpretare davanti ad un pubblico il proprio personaggio.
C’è una formazione ad apparire, ma non ad assistere. Ecco, questo vorremmo che succedesse: la formazione in “spettatore”, come se fosse una vera e propria materia.
Assistere ad uno spettacolo, coglierne la bellezza, comprendere che anche in teatro si possono vivere le stesse emozioni,
probabilmente anche più amplificate, che si possono vivere davanti ad un film divertente o drammatico che si guarda a casa.
Auguriamo quindi a tutti i teatri, piccoli e grandi, che sia una stagione prolifica di pubblico,
che gli spettatori possano consultare i tanti cartelloni e scegliere ogni sera di uscire e assistere ad uno spettacolo dal vivo piuttosto che rimanere in casa e vivere emozioni a distanza.
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