Napoli – Pompei e i siti archeologici vesuviani rimarranno chiusi a Capodanno, come successo anche a Natale, per direttiva nazionale. E la decisione diventa oggetto di polemica sull’occasione mancata e il danno all’economia locale.
Il ministro Franceschini respinge però le critiche parlando di una scelta dettata da ragioni di buona amministrazione sulla base dei dati di affluenza degli anni precedenti, quando nel 2013 si contarono 2.835 visitatori, e 2.350 nel 2014.
Numeri insufficienti rispetto alla media di altri giorni festivi e troppo contenuti anche per giustificare i costi di un’apertura straordinaria. Presentando un invito al confronto, Franceschini ha ricordato che nella prima domenica del mese di apertura gratuita i visitatori a Pompei hanno mantenuto una media di 15mila ingressi con picchi superiori ai 20mila.
Esclusi i giorni in esame, Pompei mantiene alto il proprio richiamo nell’intero periodo delle festività programmando l’apertura straordinaria del cantiere della Villa dei Misteri dove fino al 6 gennaio sarà possibile ammirare, in anteprima rispetto alla conclusione dei restauri prevista per il 20 febbraio, la Sala dei Misteri e le sue pitture parietali.