Monza, Teatro Binario 7
PURCELL & DOWLAND
quando la poesia si fa musica
con
Rachel O’Brien, mezzosoprano
Elisa La Marca, liuto e tiorba
Eleonora Grampa, oboe e corno inglese
elson Contreras, viola da gamba
Laurence Pangaro, viola da gamba
Francesco Zago, chitarra elettrica e arrangiamenti
Pier Paolo Greco, voce recitante
Una produzione a cura di Equivoci Musicali
sabato 18 Gennaio 2014, ore 21
“Non potete avere una direttrice artistica inglese e pensare di non avere in cartellone il genio di Purcell e le melodie di Dowland. Vi aspetto tutti, ancora così numerosi, il prossimo 18 gennaio”. Con queste parole lo scorso 21 Dicembre Rachel O’Brien, mezzosoprano e direttrice artistica della rinnovata stagione musicale del Teatro Binario 7 di Monza “Terra. Musica, voci e paesaggi sonori”, salutava il pubblico accorso in teatro (ancora una volta gremito fin nella balconata), per ascoltare lo straordinario concerto di Swing Collective & Paolo Tomelleri (due ore di musica e quattro bis con ripetute ovazioni dalla platea), annunciando il prossimo titolo in programma con l’anno nuovo.
E in effetti Purcell & Dowland, questo il titolo del concerto in scena il prossimo sabato 18 Gennaio, si preannuncia come un tuffo nell’Inghilterra di fine del Cinquecento e dell’intero Seicento, accompagnati da due dei più rappresentativi artisti del periodo.
Nel primo Seicento inglese infatti la malinconia permea ogni dimensione artistica. Ne sono testimonianza l’Amleto di Shakespeare, la ritrattistica del periodo ma soprattutto la musica che, proprio con John Dowland, conosce songs e ayres per liuto, o liuto e voce sola, dalla tristezza e melanconia struggente nonché danze e fantasie vivacissime.
Le sue rime raggiungono quel consent of speaking harmony, ovvero la perfetta fusione di poesia e musica con cui Dowland dipinge il significato delle parole attraverso lo spartito, raggiungendo una liricità sublime.
In questo senso suo diretto erede sarà proprio Purcell, anch’egli un protagonista indiscusso della sua epoca, il cui pathos interiore saprà distinguersi in melodie regali, pure, audaci e raffinate, ricche di influenze e contaminazioni, frutto di una originale sintesi dei gusti e delle sonorità europee dell’epoca.
Il concerto, per omaggiare questi immortali artisti, ne esegue alcuni capolavori rinnovandone però l’ascolto, contaminando l’organico tradizionale con una strumentazione moderna.
Infatti oltre agli strumenti d’epoca (liuto, tiorba, viola da gamba, oboe e corno inglese) si aggiungono nuove armonie grazie alla chitarra elettrica di Francesco Zago che dialoga con i musicisti “classici” estendendo i confini di quelle sonorità senza tempo attraverso gli originalissimi arrangiamenti da lui stesso curati appositamente per questo spettacolo.
Alla musica, nello stile di Equivoci Musicali, si unisce anche la parola recitata con le reading di Pier Paolo Greco, mentre il canto è affidato alla voce di Rachel O’Brien che potrà così offrire al pubblico monzese il genio e la grandezza musicale di questi autori, purtroppo non abbastanza conosciuti ed eseguiti in Italia, capaci di toccare così in profondità le corde dell’animo umano.