Giovedì 30 ottobre | ore 18.30
Milano, Teatro Franco Parenti – Foyer Basso
Non sparate su Ballista – Le note travestite
Antonio Ballista – pianoforte
Lorna Windsor – soprano
Davide Tortorella – testi
Se ogni recital vuole un filo conduttore, mai se n’era visto uno più cangiante, variopinto ed estroso come quello che corre a zigzag nella trama di “Le note travestite”. Con virtuosismo da stilisti dell’impossibile, Antonio Ballista e Lorna Windsor prendono questo filo per intessere con le dita e con la voce un numero infinito di velami, riuscendo comunque a stiparli uno per uno nel baule nero e traslucido di uno Steinway Gran Coda.
Ma che cosa accomuna l’arte astratta per eccellenza a un tema così “visuale” come il travestimento? Scopriamolo in questo viaggio musicale, costellato di sorprese, dentro un tema che non smette di variare magicamente: si parte da brani che parlano di travestimento del corpo e dell’anima, attingendo a musical, opera lirica, operetta e canzonetta e spaziando tra viados e paggi maliziosi, dei dell’Olimpo e “drag queens”; si prosegue interrogando la natura perversa e polimorfa del pianoforte, Fregoli tra gli strumenti in grado di imitarne uno nessuno e centomila; e in un susseguirsi di colpi di scena si approda a un’indagine investigativa su certe melodie equivoche come il Canone di Pachelbel e l’Aria sulla 4a corda di Bach, che attraversano clandestinamente i secoli per riaffiorare ogni volta in nuove polpe che non riescono mai a celarne del tutto l’identikit originario.
Perché, dopotutto, le note sono sette: il resto, è solo travestimento.
Musiche di
Albeniz, Aphrodite’s Child, Bach, Beethoven, Bellini, Betti, Brahms,Caselli, Castiglioni, Clinton, da Abreu, Debussy, de Falla, Disney, Hahn, Jovanotti, Lennon/McCartney, Ljadov, Milhaud, Moussorgski, Mozart, Oasis, O’Brien, Offenbach, Pachelbel, Santana, Sardou, Slomenski, O.Strauss, Sweetbox, Tchaikovsky, Tutino, Vartan, Verdi, Village People, Weill.