Sunset Limited nasce come un testo per il teatro, ideato e scritto da Cormac McCarthy; nel 2011 diventa un film per la televisione, canale HBO: una chicca che in molti, forse, si saranno persi. L’ambientazione è estremamente semplice: una stanza, un tavolo e due sedie; si cammina quel tanto che basta per riscaldare dello stufato al cucinino incastonato nel muro e servirlo. I due interpreti sono due mostri sacri del cinema contemporaneo: Tommy Lee Jones e Samuel L. Jackson.
La storia, pure questa, è estremamente semplice: c’è il Bianco (Lee Jones) che si vuole ammazzare e il Nero (Jackson) che lo salva; cominciano a parlare – del bene, della religione, di nostro Signore – e alla fine non si sa se il Nero riesce a convincere o meno il Bianco a non suicidarsi – a non buttarsi oltre la banchina di Sunset Limited, la fermata della metropolitana da cui prende il suo nome.
90 minuti di botta-e-riposta, di teorie, dottrine; filosofie d’oltreoceano e messaggi divini, in cui le apparenze non sono quelle che sembrano e la redenzione – intesa nel senso spirituale – è sempre dietro l’angolo. Samuel “Leroy” Jackson si fa apprezzare per la sua tenacia, la sua recitazione studiata e terribilmente naturale; Tommy Lee Jones, invece, è la controparte perfetta, che in questo film è anche regista – niente di incredibile o particolarmente ricercato: Sunset Limited conserva le sue radici di piecè teatrale anche in questo, nelle inquadrature e nelle scelte della direzione; molti primi piani, tante pause studiate, una stanza spoglia, arredata al limite del spartano, che racchiude in sé tutto un mondo.
Il consiglio è quello di guardare questo film in lingua originale: spesso le sfumature, le accentuazioni e le intenzioni degli interpreti rischiano di perdersi col passaggio da una lingua ad un’altra. E qui, più che in ogni altro film, la necessità che si conservino è particolarmente sentita: parlare di vita e di morte, d’ateismo e di religione, di fortuna e sfortuna è una cosa difficile – persino il più piccolo respiro può fare la differenza tra un’interpretazione calzante ed una mediocre.
Sunset Limited è un film nel quale i paradossi convivono fin dal primo minuto: è l’uomo ignorante, il Nero, che deve convincere il Bianco, professore ed istruito; è l’uomo che ha ucciso che deve dire all’uomo civile che suicidarsi è sbagliato. Dalla sera alla mattina, finché un raggio di sole non sembra dare una risposta ai dubbi: Sunset Limited è un film compatto, d’altri tempi; un film come forse se ne dovrebbero fare di più.